Venerdì Culturale 12.12.2025 “La risorsa lana: da modelli di valorizzazione nella filiera tessile a risorsa per sistemi agricoli sostenibili” (In collaborazione con FIDSPA)
Venerdì 12/12/2025
Dalle ore 17:00 alle 19:00
“La risorsa lana: da modelli di valorizzazione nella filiera tessile a risorsa per sistemi agricoli sostenibili”
(In collaborazione con la Federazione Italiana Dottori in Scienze della Produzione Animale – FIDSPA)
Relatori: Chiara Spigarelli (agronomo), Silvia Bonomi (allevatrice) e Vincenzo Landi (Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università di Bari Aldo Moro)
Modera Emiliano Lasagna (Presidente FIDSPA)
Il seminario si svolgerà in modalità ibrida, sia in presenza nella sede FIDAF di Via Livenza 6 a Roma, che a distanza sulla piattaforma GoToWebinar®
Per partecipare da remoto è necessario iscriversi al seguente LINK:
https://attendee.gotowebinar.com/register/8594380369246255189
Al termine dell’iscrizione si riceverà una e-mail di conferma con le informazioni su come partecipare al webinar.
Si raccomanda di seguire le istruzioni per la verifica dei requisiti di sistema.
Ai partecipanti iscritti agli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali verranno riconosciuti 0,25 CFP
(NB non è possibile ottenere il riconoscimento dei CFP se si utilizza il collegamento telefonico mediante il numero ricevuto al momento dell’iscrizione)
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Chiara Spigarelli
Sintesi dell’intervento
“La lana da prodotto di scarto a risorsa per un’agricoltura sostenibile”
L’intervento si focalizzerà sullo stato attuale della lana in Italia e all’estero sia a livello normativo che operativo. Nello specifico, parlerà di economia circolare e di come poter valorizzare un rifiuto trasformandolo in un prodotto valido e consapevole come un concime da riutilizzare in agricoltura.
Sintetico Curriculum Vitae
Chiara Spigarelli è dottore agronomo consigliere dell’ordine regionale del Friuli-Venezia Giulia. È laureata in scienze della produzione animale e ha un dottorato di ricerca sul benessere animale e sostenibilità dell’allevamento. Nel 2021 ha fondato a crivello una start-up che si occupa di recupero della lana di pecora con trasformazione e vendita di concime naturale.
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Silvia Bonomi
Sintesi dell’intervento
“La lana sopravissana: esperienza e visione”
Il suo intervento riguarderà il discorso lana come possibile risorsa – nelle varie differenti razze su suolo Nazionale, anche con fibra meno pregiata, con una breve descrizione dei parametri qualitativi.
Tratterà l’argomento della sostenibilità delle fibre naturali, del possibile utilizzo nel quotidiano in sostituzione a fibre e materiali sintetici, degli impegni che il Governo (e lo Stato italiano, in particolare) dovrebbero prendere con il settore zootecnico ovino per far sì che la lana torni ad essere un indotto e non un rifiuto o una spesa per l’allevatore. Proporrà un paio di spunti che potrebbero essere utili al Ministero delle Politiche agricole, per cercare di trasformare il “nodo lana” in accezione positiva.
Sintetico Curriculum Vitae
Silvia Bonomi è un’allevatrice di pecore Sopravissane, impegnata nella conservazione genetica di questa rara razza autoctona.
Imprenditrice agricola, unisce tradizione e innovazione nella gestione sostenibile del suo allevamento.
Realizza e commercializza trapunte artigianali in pura lana sopravissana e una selezione di filati naturali di pregio.
Attraverso il suo lavoro promuove la valorizzazione di una fibra naturale unica, sostenibile e legata al territorio.
Nelle sue attività divulgative porta la passione per la biodiversità, la cultura rurale ed il vero artigianato italiano.
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Vincenzo Landi
Sintesi dell’intervento
“Lana, geni e territorio: dalla filiera tessile ai sistemi agricoli del futuro”
Le razze ovine locali non sono solo “pecore”, ma comunità viventi che tengono aperti i territori marginali, impedendo che colline e altopiani diventino vuoti e le città sempre più ingestibili. Ripartire da questi sistemi pastorali significa ripensare economie di piccola scala, più lente e radicate, ma con dentro tecnologia, genomica e digitale per renderle attrattive per giovani e nuove competenze. In questo quadro la lana diventa una chiave: da scarto ingombrante a materia prima nobile, capace di sostenere una filiera tessile locale di alta gamma, un “piccolo cashmere di territorio”, che unisce allevatori, artigiani, designer e comunità. L’intervento proverà a raccontare come la risorsa lana, se letta con gli occhi della sostenibilità e dell’innovazione, possa diventare motore di paesaggi vivi, lavoro dignitoso e nuovi immaginari rurali. Per far questo c’è necessità di una serie di interventi che scardinino la visione dell’allevamento ovino come un’attività sociale squalificante ma passare ad una visione imprenditoriale pur nel rispetto di tradizioni millenarie che caratterizzano il nostro territorio.
Sintetico Curriculum Vitae
Vincenzo Landi, laureato in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali nel 2005, è attualmente docente di zootecnia e miglioramento genetico animale presso l’Università di Bari Aldo Moro, dopo una lunga parentesi passata tra la Spagna del Sud e il Sud America. Negli ultimi 20 anni di esperienza si è occupato di conservazione delle risorse genetiche animali locali con una chiara visione di applicativa delle tecnologie informatiche e genomiche, nella convinzione che fare impresa nelle piccole realtà agro-zootecniche sia l’unica maniera per conservare e valorizzare il nostro territorio.

