A Donato Boscia e Maria Saponari (Cnr-Ipsp) le onorificenze di Ufficiale e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

A Donato Boscia e Maria Saponari (Cnr-Ipsp) le onorificenze di Ufficiale e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Presso la sede dell’Archivio di Stato di Bari si è svolta oggi pomeriggio la cerimonia di conferimento delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, concessi con decreto del Presidente della Repubblica in data 2 giugno 2025: tra i premiati anche i due ricercatori dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bari (Cnr-Ipsp), Donato Boscia e Maria Saponari, insigniti rispettivamente del titolo di Ufficiale e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.L’ambita onorificenza, istituita con la Legge 3 marzo 1951, n. 178, è destinata a coloro che si sono particolarmente distinti verso la Nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e del disimpegno di pubbliche cariche ma anche nelle attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.

Boscia e Saponari sono stati protagonisti di una delle più importanti battaglie scientifiche degli ultimi anni, quelle contro la diffusione del batterio Xylella fastidiosa, una minaccia che ha causato devastazioni senza precedenti agli uliveti pugliesi. Nel 2013, i due scienziati, collaborando con il compianto Professor Giovanni Martelli dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, identificarono per la prima volta la presenza di questo pericoloso batterio nelle campagne di Gallipoli (LE). In pochissimo tempo sono riusciti a comprendere la gravità della situazione e ad avviare programmi di ricerca mirati alla individuazione di soluzioni e di misure indispensabili per contenere l’epidemia.

Nonostante le evidenze scientifiche prodotte con il loro contributo determinante, Boscia e Saponari si sono trovati al centro di una discussione pubblica, condizionata da pregiudizi e disinformazione, senza precedenti per una patologia delle piante. Nonostante la valanga di critiche e le difficoltà i due ricercatori non hanno mai vacillato ed hanno difeso con passione il metodo scientifico ed il loro lavoro ha rappresentato un faro di speranza e di razionalità in un momento di grande confusione e incertezza.

Secondo la Professoressa Luisa Torsi, Vice Presidente del Consiglio Scientifico del CNR che ha presenziato alla cerimonia insieme al Direttore dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante Francesco di Serio, “questo ambito riconoscimento assume un significativo valore simbolico sia per i due ricercatori a cui è stato assegnato che per l’intera comunità scientifica  a cui è riconosciuto il ruolo non solo di produttori di conoscenza e di innovazione ma anche di difensori e divulgatori del metodo scientifico anche in presenza di circostanze estremamente difficili”.

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Autore: CNR, Ufficio Stampa

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