Verso una Coerenza Maggiore tra Obiettivi e Risorse della PAC nella Provincia di Lecce: Equità, Sostenibilità e Ricambio Generazionale

Autore: Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico – Presidente ADAF Lecce
Introduzione
La Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione Europea rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la stabilità e lo sviluppo del settore agroalimentare europeo. Tuttavia, la coerenza tra gli obiettivi dichiarati dei pagamenti diretti e l’effettiva allocazione delle risorse risulta ancora oggi disomogenea, soprattutto nelle aree rurali e periferiche come la provincia di Lecce. Per garantire un’equa distribuzione dei fondi, favorire il passaggio generazionale e rafforzare la sostenibilità del sistema agricolo, è indispensabile un ripensamento critico e scientifico delle modalità di attuazione della PAC a livello locale.
1. La questione della coerenza tra obiettivi e risorse nella PAC
Secondo l’attuale struttura a due pilastri della PAC — uno dedicato ai pagamenti diretti e alla stabilizzazione del reddito, l’altro allo sviluppo rurale — l’obiettivo è garantire un reddito equo agli agricoltori, promuovere la sostenibilità ambientale e assicurare la sicurezza alimentare. Tuttavia, numerose analisi evidenziano come la distribuzione delle risorse favorisca in larga misura le grandi aziende agricole, a discapito delle piccole e medie realtà, spesso situate in aree marginali (Matthews, 2018; Ciaian et al., 2020).
Nella provincia di Lecce, caratterizzata da un’agricoltura frammentata, spesso familiare e penalizzata dalla desertificazione e dalla crisi della xylella, l’attuale sistema di pagamento diretto risulta inadeguato a rispondere alle esigenze locali. In tale contesto, la mancanza di coerenza tra obiettivi (es. ricambio generazionale, tutela della biodiversità, valorizzazione delle filiere corte) e risorse effettivamente stanziate rischia di aggravare le disuguaglianze e ostacolare l’innovazione.
2. Il dibattito sul futuro della PAC e il rifiuto del fondo unico
Nel maggio 2025, l’Italia e altri 15 Paesi UE hanno espresso una posizione netta contro la creazione di un fondo unico che accorpi le risorse della PAC con altri programmi europei nel bilancio 2028–2034. Tale presa di posizione riflette la volontà di mantenere la specificità e la forza finanziaria della PAC, elemento ritenuto essenziale per garantire sicurezza alimentare, autonomia strategica e sostegno al reddito, specialmente in tempi di crisi (Lollobrigida, 2025).
La richiesta di mantenere una struttura autonoma per la PAC è motivata anche dalla necessità di rendere più coerente e trasparente l’allocazione delle risorse, affinché rispondano alle reali esigenze dei territori. Nel caso della provincia di Lecce, questo significa sviluppare un approccio basato su dati territoriali, fabbisogni specifici e indicatori sociali ed economici aggiornati.
3. Casi studio internazionali: strumenti per una maggiore coerenza
Canada: il modello dei Business Risk Management Programs
In Canada, i programmi di gestione del rischio aziendale permettono un’allocazione flessibile delle risorse in funzione delle caratteristiche delle aziende, del territorio e delle condizioni climatiche. Questo approccio consente una personalizzazione degli interventi che potrebbe essere replicata in chiave europea, adattandola alle peculiarità locali come quelle salentine.
Nuova Zelanda: incentivi al passaggio generazionale
Un esempio virtuoso viene dalla Nuova Zelanda, dove programmi fiscali e di mentoring sono stati istituiti per incentivare il trasferimento aziendale da agricoltori anziani a giovani, anche non appartenenti alla famiglia. Tali iniziative, collegate a un uso mirato dei fondi pubblici, dimostrano che il ricambio generazionale è possibile solo quando la politica agricola si integra con misure fiscali, formative e territoriali.
Spagna: pagamenti redistributivi e zone svantaggiate
La Spagna ha introdotto pagamenti redistributivi più incisivi per le aziende agricole di piccola dimensione e localizzate in aree svantaggiate. In regioni come l’Estremadura e l’Andalusia, questi strumenti hanno migliorato l’equità interna e stimolato lo sviluppo locale. Un modello simile potrebbe essere adattato alla Puglia, con focus sulla provincia di Lecce.
4. Proposte operative per la provincia di Lecce
Per garantire una maggiore coerenza tra gli obiettivi dei pagamenti diretti della PAC e la loro allocazione nella provincia di Lecce, si propongono le seguenti azioni:
- Mappatura dei bisogni locali: realizzare uno studio territoriale aggiornato che identifichi le esigenze economiche, ambientali e sociali delle aziende agricole locali.
- Pagamenti redistributivi su scala micro-regionale: introdurre correttivi che premiino le aziende giovani, multifunzionali o con pratiche agroecologiche, tenendo conto delle zone colpite dalla desertificazione o da calamità fitosanitarie.
- Fondo per il ricambio generazionale: istituire una misura dedicata all’acquisizione di terreni e all’avvio di nuove imprese da parte di giovani, integrata da percorsi formativi e incubatori rurali.
- Monitoraggio e valutazione partecipata: coinvolgere Università del Salento, associazioni di categoria e consorzi nella valutazione ex-ante ed ex-post delle misure, assicurando trasparenza e miglioramento continuo.
Conclusioni
La coerenza tra obiettivi e risorse nella PAC non è solo un requisito tecnico, ma una condizione essenziale per la giustizia sociale, l’efficienza economica e la sostenibilità ambientale. Nella provincia di Lecce, dove l’agricoltura rappresenta non solo un’attività economica ma anche un presidio culturale e ambientale, l’allineamento tra strategia europea e necessità locali è cruciale. Solo attraverso una governance multilivello, fondata su dati scientifici, esperienze internazionali e partecipazione degli attori locali, sarà possibile costruire una PAC davvero equa e orientata al futuro.
Bibliografia
- Ciaian, P., Kancs, d’A., Espinosa, M., & Gomez y Paloma, S. (2020). The distributional effects of CAP subsidies. European Commission Joint Research Centre.
- Matthews, A. (2018). Reforming direct payments in the EU: Towards a more equitable and sustainable CAP. European Parliament Policy Department.
- OECD (2020). Innovation, Productivity and Sustainability in Food and Agriculture: Main Findings from Country Reviews and Policy Lessons.
- European Commission (2023). Evaluation of the impact of the CAP on generational renewal, local development and jobs in rural areas.
- Lollobrigida, F. (2025). Dichiarazioni al Consiglio dei ministri Ue dell’Agricoltura.
- FAO (2017). The Future of Food and Agriculture – Trends and Challenges.
- Ministry for Primary Industries New Zealand (2022). Succession Planning in Agriculture: Best Practices.
- MAPA (Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación), Spagna (2021). Informe sobre la aplicación del pago redistributivo en la PAC.