La FIDAF e la PAC

La FIDAF e la PAC

Autore: Andrea Sonnino – Presidente della FIDAF

 

Il recente convegno “La Visione Europea per l’agricoltura e l’alimentazione post 2027: rinnovo generazionale, innovazione e reddito equo per gli agricoltori”[1] organizzato da FIDAF, CONAF con il supporto di ConfProfessioni e tenutosi a Roma lo scorso 12 giugno, ha offerto lo spunto per alcune considerazioni.

Da sempre l’analisi critica della Politica Agricola Comune ha costituito uno dei temi principali delle attività della FIDAF, ma i contributi elaborati da incontri, conferenze, articoli e dibattiti da noi organizzati sono diventati più frequenti e più pregnanti nel corso degli ultimi anni. Ne vogliamo mettere qui in risalto tre in particolare: il convegno del 27 aprile 2022 “Sicurezza alimentare e politiche agroalimentari”, il comunicato “Ripensare la PAC per la sicurezza alimentare ed il reddito degli agricoltori” distribuito ai Parlamentari di Senato e Camera il 7 febbraio 2024, ed infine il convegno tenutosi a Bologna il 23 ottobre 2024 “Le priorità dell’Unione Europea per il 2024-29: tra revisione della PAC e completamento del Green Deal”.

L’organizzazione del convegno del 2022 è stata stimolata dalle due crisi in atto in quella circostanza: la crisi sanitaria provocata dalla pandemia di COVID19 e quella geopolitica determinata dalla invasione russa in Ucraina, il cui combinato disposto stava minacciando una crisi degli approvvigionamenti alimentari in vaste aree geografiche. La crisi non si è poi verificata, o almeno non si è verificata nell’Unione Europea, ma l’incontro ha sottolineato l’importanza strategica della sicurezza alimentare e ha indicato l’innovazione come strada principale per promuovere l’intensificazione sostenibile della produzione di alimenti.

Le dimostrazioni inscenate dagli agricoltori all’inizio del 2024 hanno sollecitato la FIDAF a rivolgere ai nostri decisori politici una nota in cui si rammentava che gli obiettivi sanciti dall’Art. 39 del Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea del 1957 (noto come Trattato di Roma) erano quelli di garantire gli approvvigionamenti alimentari per la popolazione europea e di assicurare un reddito equo agli agricoltori. Più recentemente l’Unione Europea ha aggiunto a queste finalità l’obiettivo della sostenibilità del sistema agroalimentare, che non deve però – ricordava il comunicato della FIDAF – contrastare gli obiettivi stabiliti dall’Art. 39. Si sollecitava quindi i decisori politici comunitari e quelli nazionali a perseguire, oltre alla compatibilità ambientale delle produzioni agricole, l’equità delle filiere agroalimentari e la semplificazione burocratica.

Non siamo così ingenui da sostenere che le attività della FIDAF siano state considerate ed adottate dalla Commissione Europea, ma il “Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura” promosso dalla Commissione ha ripreso esattamente questi temi e dato indicazioni strategiche esattamente nella direzione indicata dalla FIDAF. Certo, possiamo lamentare che tra i 29 stakeholder che hanno partecipato al Dialogo non siano stati invitati rappresentanti della consulenza agricola, che certo avrebbero contribuito con utili indicazioni scaturite dal loro quotidiano lavoro in campagna. Al netto di alcune contraddizioni, il Dialogo ha comunque ribadito il ruolo centrale dell’agricoltura nella vita economica e sociale dell’Europa e fornito degli importanti spunti strategici.

Non a caso quindi, FIDAF e Accademia Nazionale di Agricoltura hanno organizzato nell’ottobre 2024 il Convegno sopra menzionato, da cui scaturivano principalmente i temi strategici del ricambio generazionale e della gestione dei rischi in agricoltura, oltre a quelli già suggeriti in precedenza.

L’ultimo convegno che si è celebrato pochi giorni fa ha esaminato il documento strategico presentato dal Commissario Hansen in febbraio. I pilastri della “Visione europea” sono quelli emersi nei convegni e nei documenti della FIDAF: rinnovo generazionale, innovazione, reddito equo per gli agricoltori, semplificazione burocratica. L’analisi critica e propositiva che abbiamo avviato in questi anni è stata sicuramente centrata e tempestiva. Proseguiremo su questa traccia per portare il nostro modesto contributo allo sviluppo delle politiche comunitarie e nazionali, con gli obiettivi della sicurezza alimentare, della giusta retribuzione dei produttori agricoli e della compatibilità ambientale dei sistemi agroalimentari europei.

[1] Le presentazioni dei relatori e il videomessaggio del Ministro Lollobrigida sono consultabili qui.

 

Redazione Fidaf

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