Il ruolo dei Comuni. Funzioni e responsabilità degli Amministratori Comunali

Il ruolo dei Comuni. Funzioni e responsabilità degli Amministratori Comunali

Il Comune ha un ruolo strategico – per tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale – precipuamente nei settori dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico : lo afferma – testualmente – l’articolo 13 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Sono Sindaco e Giunta, però, che debbono dare impulso alle attività del Comune, mediante iniziative in linea con le esigenze di sviluppo delle attività culturali, economiche e sociali, finalizzate – essenzialmente – a offrire servizi cittadini tutti e opportunità concrete ai giovani, agli artigiani, agli imprenditori.

Molti Comuni – è inutile negarlo – hanno visto disperdersi gran parte del loro passato, per non essere riusciti a mettersi compiutamente al passo con i tumultuosi tempi nuovi e pregiudicando, così, il loro futuro. Un futuro che non può essere costruito mediante iniziative di corto respiro, non coordinate, in quanto occorrono – per costruirlo – disegni organici e strategie finalizzate sia a conservare e a valorizzare la memoria del passato, sia a favorire lo sfruttamento delle potenzialità tutte delle città e del loro agro, nonché quelle delle professionalità delle comunità.

Compete ai Comuni valorizzare il fascino della loro storia, ma dotando, contemporaneamente, tutti i quartieri di aggiornati e adeguati servizi.

Necessitano impulsi non ordinari, che postulano – innanzi tutto – corretti rapporti e convinta collaborazione tra Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale ; e – nell’ambito di quest’ultimo – leale dialettica tra maggioranza e opposizione.

Amministrazioni che, conseguentemente, devono evitare familismi, sprechi, investimenti legati a esigenze politiche o elettorali che precludono, inevitabilmente, il perseguimento di obiettivi di respiro non ordinario, per una crescita culturale, economica e sociale duratura e diffusa.

Non va sottaciuto, peraltro, che la “macchina comunale” – inevitabilmente, per molti versi – è gestita dagli uffici  e dai servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità ; nonché secondo principi di professionalità e di responsabilità. Ma è l’Ente che ne disciplina l’ordinamento generale mediante aggiornati Regolamenti.

E’ – questa – materia che merita attenzione specifica da parte dei Sindaci e delle Giunte, per gli “aggiustamenti” che il tempo – ma non soltanto esso – consiglia o impone.

Ruoli assai significativi possono svolgere, anche a tali fini, i controllori “esterni” – il Collegio dei Revisori, in particolare – per evitare sprechi e per favorire il puntuale perseguimento, da parte degli Amministratori e degli Organi comunali tutti, di ruoli strategici, non sviliti dalla burocratica gestione del quotidiano.

Senza la pretesa di offrire contributi di proposta, esprimo il convincimento che vadano perseguiti con coerenza e chiarezza alcuni obiettivi, quali, ad esempio : a) la ricerca di cooperazione con altri Enti locali (Regione e Comuni limitrofi, in particolare), per iniziative di comune interesse, quali viabilità, trasporto collettivo, approvvigionamento idrico, ecc. ; b) l’ampia partecipazione degli appartenenti alla Comunità cittadina ai procedimenti amministrativi, anche mediante consultazioni; c) l’adeguata pubblicità per gli incarichi da conferire, al fine di favorire un effettivo controllo partecipativo dei soggetti interessati ; d) la puntuale e ampia informazione sulle attività e sulle iniziative di tutti gli Organi comunali.

Il contributo della stampa – soprattutto con riferimento all’ultimo punto – costituisce concreta testimonianza del ruolo che ad essa compete.

Va ricordato, infine, che i cambiamenti epocali che caratterizzano il nostro tempo impongono a ciascuno di noi di concorrere allo sviluppo complessivo del proprio Comune, anche per non tradire le aspettative dei nostri figli ; ricordando un monito di sicura attualità : “Spazza davanti alla tua casa e la Città sarà più pulita”.

Alberi e sottobosco (Parigi, estate 1887)
Alberi e sottobosco (Parigi, estate 1887)
Autore : Nicola Santoro

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