Confprofessioni: bene il tavolo sul lavoro autonomo, adesso avanti con equo compenso, aggregazioni e digitalizzazione

Confprofessioni: bene il tavolo sul lavoro autonomo, adesso avanti con equo compenso, aggregazioni e digitalizzazione

Il presidente Stella: Incontro positivo: c’è la volontà politica di apportare modifiche al pdl sull’equo compenso, ma il rilancio del settore passa anche dalla revisione della disciplina sulle STP e dagli incentivi per digitalizzare gli studi professionali

 

Roma, 02 febbraio 2023. Equo compenso, aggregazioni e società tra professionisti, digitalizzazione: sono queste le priorità per un reale rilancio delle professioni in Italia, ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al tavolo sul lavoro autonomo, convocato questa mattina dal ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sottolineando anche l’urgenza di arrivare a «una riforma organica del sistema di incentivi alle imprese, estesa anche ai liberi professionisti».

«Abbiamo condiviso con ordini e casse di previdenza un documento con numerose proposte, che sono state accolte favorevolmente dal ministro Calderone, cui va il plauso di aver riaperto il tavolo del lavoro autonomo, previsto dalla legge 81/2017», ha detto Stella al termine dell’incontro, sottolineando «la necessità di attivare al più presto gli sportelli per il lavoro autonomo per avvicinare i giovani alla libera professione e di potenziare l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), che si è rivelato un importante strumento di protezione sociale per i professionisti non ordinistici».

«In questa fase – ha aggiunto Stella – l’attenzione dei professionisti è focalizzata sul disegno di legge sull’equo compenso e al tavolo del ministro Calderone abbiamo raccolto un’ampia convergenza per apportare modifiche al testo, possibilmente già nel passaggio al Senato. Ampliamento della platea dei professionisti lavoratori autonomi non iscritti in ordini, estensione del perimetro di applicazione dell’equo compenso anche ai rapporti di natura non convenzionale e revisione dell’impianto sanzionatorio rappresentano alcune delle criticità del progetto di legge e ci auguriamo che possano essere accolte dal legislatore in tempi rapidi».

Autore : Confprofessioni, Ufficio Stampa

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