Comunicato Stampa: la Fidaf sulla proposta della CE per il QFP
In relazione alla recente presentazione da parte della Commissione Europea della proposta del quadro finanziario pluriennale – QFP (budget / bilancio) e della bozza di regolamento per la nuova programmazione comunitaria 2028/2034, avvenuta il 16 luglio, la Federazione Italiana dei Dottori in Scienze Agrarie e Forestali, anche a seguito delle iniziative intraprese con ilconvegno del 12 giugno 2025, a Roma , con il CONAF e Confprofessioni, e del 23 ottobre 2024, a Bologna, con l’Accademia Nazionale di agricoltura ed il patrocinio di ISMEA, non può non rilevare che :
- la proposta 2028/2034 sia inadeguata sia in termini di budget complessivo (circa 2 mld di €, ovvero solo il 1,26% del PIL comunitario), che di quota parte destinata all’agricoltura (intorno ai 300 mld di €), a fronte delle crescenti esigenze sorte in termini di sicurezza ed immigrazione, ma anche in considerazione delle problematiche specifiche per il settore agricolo legate alle calamità naturali, alle crisi di mercato, all’introduzione inopinata dei dazi commerciali, alla necessità di tutela del suolo e del reddito degli agricoltori, alla necessità del ricambio generazionale migliorando l’attrattività del settore e degli standard di vita nelle campagne ed alle richieste di maggior tutela del clima e dell’ambiente. Indubbiamente la proposta riduce le risorse destinate al settore agricolo di circa 80 mld. rispetto alla precedente programmazione, a prezzi costanti, e senza considerare la percentuale legata all’inflazione che nel periodo 2028/2034 è stata del 22%.
- che pur volendo superare le problematiche emerse nelle precedenti programmazioni della PAC e dei fondi strutturali dell’U.E., come la frammentazione tra i diversi fondi U.E. e la complessità amministrativa, sempre mantenendo la coerenza tra gli obiettivi delle diverse politiche, non sia accettabile che l’intervento per l’agricoltura sia assorbito in un Fondo Unico (N.R.P.), che riunisce F.E.A.G.A., F.E.A.S.R., F.E.A.M.P.A. e Fondo di Coesione).
La FIDAF pertanto, considerato quanto sopra esposto, si associa al dissenso delle organizzazioni professionali nazionali (Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Cia e delle altre associazioni di agricoltori indipendenti) e comunitarie (Co.pa./Cogeca), nonché del MASAF e di altri 14 Stati Membri, esprime un parere negativo nel complesso alle proposte di QFP della C.E. e chiede la revisione delle stesse.
