Tavolo “Emergenza Sanitaria COVID-19″ (Roma, 04 marzo 2020) Convocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri : Intervento Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni

Tavolo “Emergenza Sanitaria COVID-19″ (Roma, 04 marzo 2020) Convocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri : Intervento Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni

Intervento del Dr. Gaetano Stella, Presidente di ConfProfessioni, al Tavolo convocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri sulla emergenza sanitaria COVID-19.

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Presidente, la ringrazio dell’invito a nome di tutte le professioni ordinistiche e non che fanno parte di Confprofessioni.
La nostra confederazione è una realtà articolata che vede le professioni organizzate in aree: sanità e benessere, con in prima fila i medici di famiglia oggi straordinariamente impegnati al fianco dei cittadini colpiti e da tutelare, come anche gli infermieri. Sono, nel territorio, il primo punto di riferimento per le persone. Da queste professioni, mio tramite, viene un forte se non drammatico invito a recuperare il grave ritardo nella dotazione di supporti per la sicurezza sul lavoro, a partire dalle banali mascherine. I medici odontoiatri, che sono parte dell’area, comunicano la piena disponibilità ad operare in continuità di cura anche in aree protette (gialle o rosse) in quanto dotati da tempo di tutte le misure di sicurezza sanitaria; gli psicologi operano per essere di aiuto nell’affrontare il disagio psicologico i cui danni sono incalcolabili; i veterinari completano l’area, e sono disponibili per un eventuale supporto del settore zootecnico-alimentare nella nuova situazione di freno al Made in Italy agroalimentare. L’area economico-amministrativa opera a supporto delle imprese, in particolare commercialisti e consulenti del lavoro che vivono fianco a fianco con le imprese sia nella gestione di una ordinarietà che sta diventando straordinarietà sia nell’adozione delle misure che progressivamente vengono stabilite. Nell’area diritto e giustizia (avvocati e notai), i notai lombardi, quali pubblici ufficiali, chiedono di poter avere accesso e aprire gli studi nelle aree rosse nei casi di impellente bisogno (procure, atti testamentari…). L’area tecnica, in particolare le professioni legate al territorio, segnala la necessità di un piano straordinario per il rilancio delle opere pubbliche e lo sblocco dei numerosi cantieri che la burocrazia tiene fermi.
È questo il variegato mondo del lavoro autonomo professionale e le loro sintetiche proposte.
I professionisti sono sia datori di lavoro che lavoratori autonomi. Un esercito di oltre 2 milioni di persone a cui si aggiungono dipendenti e collaboratori per un altro milione.
È una realtà che vive a fianco e specularmente a tutto il sistema produttivo e che quindi subisce le conseguenze attuali e potenziali che colpiscono l’economia.
Mi sono permesso di fare queste brevi precisazioni anche per far capire che i professionisti devono essere sempre equiparati alle pmi, come previsto dalla normativa europea. Ciò vale già per l’utilizzo delle risorse comunitarie così come dovrebbe valere anche per le misure di impresa 4.0 in materia di digitalizzazione alla pari delle imprese (come ne sottolineano l’attualità gli eventi di questi ultimi giorni), contrariamente a quanto fin qui stabilito dal Mise…

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Autore : CONFPROFESSIONI, Ufficio Stampa

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