Siria – Decisivo sostenere il settore agricolo in una situazione di enorme insicurezza alimentare

Roma, 4 febbraio 2015 – Alla conferenza dei donatori che si svolge in questi giorni a Londra – incontro indetto per raccogliere fondi a sostegno dei milioni di persone colpite dal conflitto in corso in Siria – la FAO ha sottolineato l’urgenza di aiutare le famiglie di contadini a produrre cibo per soddisfare le esigenze nutritive di base.

In Siria sono 8,7 milioni le persone che necessitano assistenza alimentare, su un totale stimato di 13,5 milioni di abitanti che continuano ad avere bisogno di assistenza umanitaria urgente.

“Appare evidente che l’assistenza alimentare, importata dall’esterno, da sola non può sfamare il paese – è per questo che continuare a produrre cibo col conflitto in corso è decisivo”, ha affermato oggi il  Vice Direttore Generale della FAO, Laurent Thomas.

“Gli agricoltori vogliono rimanere nella loro terra – ma se non riusciamo ad aiutarli, non avranno altra scelta che abbandonare le loro fattorie, andando ad aggiungersi all’enorme contingente di rifugiati e sfollati in cerca di cibo, riparo e opportunità di reddito altrove”, ha aggiunto.

La metà delle persone che sono rimaste in Siria non hanno cibo a sufficienza e non sono in grado di soddisfare i bisogni alimentari di base.

Altri 4,6 milioni di siriani hanno varcato i confini per diventare rifugiati nei paesi limitrofi. Questo non solo è fonte di grande difficoltà per le famiglie di rifugiati, ma pone anche una grande pressione sulle loro comunità di accoglienza, per molti dei quali non è facile far fronte all’afflusso di persone.

In aggiunta a questo negli ultimi 18 mesi i prezzi della farina di grano sono triplicati e quelli del riso sono aumentati più di sei volte.

La disoccupazione, l’inflazione e la svalutazione ella sterlina siriana, hanno ulteriormente eroso la capacità delle famiglie di nutrirsi e far fronte alla crisi in corso…

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A Lime Kiln at Coalbrookdale, William Turner
A Lime Kiln at Coalbrookdale, William Turner
Autore : Ufficio stampa FAO

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