Per la tutela delle foreste italiane: una politica, non solo una polizia

La Legge 124/2015 ha previsto la riorganizzazione e/o l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato (CFS) in altri corpi di polizia. All’Arma dei Carabinieri o alla Polizia di Stato si potranno eventualmente attribuire le funzioni di polizia forestale e ambientale attualmente svolte dal CFS, riducendo i costi e razionalizzando le funzioni di controllo del territorio, ma l’utilizzo attivo e responsabile delle foreste non può e non deve essere identificato con le funzioni di polizia.

Il settore forestale è già stato pesantemente colpito a livello periferico e, dopo la soppressione della Direzione Generale dell’Economia Montana e delle Foreste con la riforma del CFS (L.36/2004), l’amministrazione centrale dello Stato ha progressivamente ridotto l’impegno nel settore, sottovalutando il valore ambientale, economico e sociale dei boschi e foreste del paese. Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) ha delegato al CFS, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’amministrazione forestale, una serie di funzioni tecniche, che si sono peraltro andate riducendo in questi anni, effettuando scelte opposte a quelle della maggioranza degli altri paesi avanzati. In questi infatti le attività di comando e controllo si sono andate ridimensionando rispetto alle funzioni di supporto, assistenza tecnica, monitoraggio, ricerca e sviluppo in un rapporto di collaborazione e di coinvolgimento delle diverse espressioni della società civile.

Questo è un processo evidente e che dovrebbe essere scontato in un settore a grandissima rilevanza pubblica, dove le funzioni di protezione del suolo, del clima e della biodiversità assumono maggior rilevanza e che sta subendo forti modificazioni. Sembra invece che per l’autorità centrale dello Stato il fatto che la superficie forestale nazionale sia raddoppiata negli ultimi 50 anni, che l’Italia sia il più grande importatore di legname illegale in Europa e il primo importatore mondiale di legna da ardere, che sia un paese molto più forestale di Francia, Germania e Regno Unito, e con una superficie boscata in forte espansione ma anche sempre più abbandonata, siano tutti elementi di scarsa rilevanza, tanto da comportare uno smantellamento progressivo di un ruolo di governance del settore…

Vedi articolo

Ivy Bridge Devonshire, William Turner
Ivy Bridge Devonshire, William Turner

Autore : Rivista "Sherwood, Foreste ed Alberi Oggi"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *