La spazzatura dell’oceano diventa una risorsa edilizia

La spazzatura dell’oceano diventa una risorsa edilizia

Dall’idea di un ingegnere neozelandese e un imprenditore americano nasce Replast, il blocco da costruzione ottenuto dal riciclo dei rifiuti plastici

(Rinnovabili.it) – L’inquinamento degli oceani è ad un livello critico: oggi nei nostri mari finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica l’anno e senza adeguate misure di contrasto il problema assumerà nel prossimo futuro i contorni di uno tsunami: secondo le elaborazioni della Ellen MacArthur Foundation entro il 2050 nelle acque del Pianeta ci saranno più rifiuti polimerici che pesci. Mentre gli studiosi invitano a ridurne la produzione a monte e ad incentivare le pratiche di riciclo, c’è chi si sta già operando per ripulire gli oceani, creando nuove opportunità di business.

Un esempio? La ByFusion, startup statunitense che ha ideato un modo per mettere a frutto tutti questi rifiuti: riciclarli in blocchi di costruzione. Il metodo utilizzato è basato su un’idea dell’ingegnere e inventore Peter Lewis dalla Nuova Zelanda, ora assunto dalla ByFusion. “Abbiamo acquistato la proprietà intellettuale e sviluppato una piattaforma per portare il concept negli Stati Uniti e realizzare le cose in una scala molto più grande”, spiega Gregor Gomory, CEO di ByFusion

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The Japanese Bridge (The Bridge over the Water-Lily Pond) - Claude Monet - 1900
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Autore : Rassegna Stampa RINNOVABILI.IT

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