La Patologia Vegetale è (anche) donna

La Patologia Vegetale è (anche) donna

Virginia Woolf (anche se l’attribuzione di questa frase è tuttora controversa) ha detto “a fianco di un grande uomo c’è sempre una grande donna”… e questo vale anche nella ricerca. Prima di parlare di alcune “grandi” donne diventate famose perché vere e proprie pioniere nella patologia vegetale, voglio raccontare un aneddoto: Walther Hesse, brillante studente di Robert Koch, deve a sua moglie, Angelina Eilshemius Hesse, l’acquisizione delle prime conoscenze sulla tubercolosi. A causa delle elevate temperature estive che causavano la liquefazione della gelatina presente nei substrati di crescita, Walther aveva problemi nel mantenere le sue colture microbiche. Un giorno questo scienziato, frustrato, chiese alla moglie come facevano le sue gelatine e puddings a rimanere solide nonostante il caldo estivo. Angelina gli parlò del agar-agar, delle cui proprietà in cucina aveva appreso dalla vicina olandese di origine orientale. Walther riferì quanto scoperto a Koch che immediatamente incluse l’agar nei suoi studi sul bacillo della tubercolosi e nel 1882 Walther sviluppò un nuovo substrato che permise di osservare la crescita microbica in piastra in soli 2-3 giorni dall’inoculazione.

Nello stesso periodo, tra la fine del 1800 e l’inizio del XX secolo, Effie Southworth negli Stati Uniti, Margaret Brown Newton in Canada, Johanna Westerdijk in Olanda, Mary Dilys Glynne in Galles e Mathilde Bensaúde in Portogallo davano il loro contributo alla Patologia Vegetale, disciplina storicamente caratterizzata da un forte inprinting maschile.
Nel 1887, Effie Southworth (North Collins, 1860) fu assunta come assistente micologa presso la sezione di Micologia dell’USDA (United State Department of Agriculture) divenendo così la prima ricercatrice in Patologia Vegetale del Dipartimento…
Mirbeau's Garden the Terrace - Camille Pissarro
Mirbeau’s Garden the Terrace – Camille Pissarro
Autore : Sabrina Sarrocco, Georgofili INFO

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