La Bellezza del Mondo Agroalimentare  

La Bellezza del Mondo Agroalimentare   

Se si pone la Bellezza come fine generale, con tutte le sue implicazioni socio-filosofiche e linguistiche, dobbiamo pensarla strettamente connessa alla Qualità di Vita di ognuno di noi che raggiungiamo attraverso il Benessere e, di conseguenza, ci fa mettere la Persona al centro stesso dell’Ambiente, fatto esso stesso di Natura e di Opere Umane.

Dalla Natura otteniamo le due forze vitali primarie : Acqua e Cibo, dalle Opere Umane : Vivibilità e Conoscenza. Per sviluppare la conoscenza, in ambiente vivibile, si parte dalle Idee e dalla Sperimentazione, i cui risultati vanno divulgati e trasmessi per generare Consapevolezza e senso di Partecipazione, quindi Tutela.

Il Diritto ad una sempre migliore qualità di vita per cui è Bello vivere, si deve accompagnare al Dovere di essere utili alla Comunità, assumendo responsabilità che significa, soprattutto, essere Onesti, Affidabili e Volenterosi di imparare a formare e migliorare le proprie Capacità, le quali, determinano di per sé un Valore inespugnabile e scambiabile con altri valori, quali Saperi e Mezzi, i quali, hanno lo scopo primario di soddisfare i nostri Bisogni, ma anche quello di aumentare e migliorare le nostre Capacità, per dare quel senso di Crescita e quindi di Speranza che alimenta il Patrimonio dell’Umano Vivere dandogli la Ragione e la Dignità che merita.

Apprendendo dal passato ci si rende consapevoli del presente per lanciarsi in un futuro con la mente, il corpo e l’intuizione di chi ha nel DNA il Senso della Bellezza.

Senza tutto questo: la mente che non apprende dalla storia ed è costretta ad ogni generazione a reinventare la ruota, il corpo che ci da la consapevolezza di essere un attimo della Storia stessa e l’intuizione che ci dona l’emozionalità delle Idee e che solo con il nostro impegno e la nostra dedizione diventano le Belle realtà di domani, di cui godranno anche coloro che, ad oggi, non sono neppure nati. Senza tutto questo non c’è Bellezza.

Distinguere le stelle dalle lampare

Per non cadere nella Rete, rappresentata oggi da ciò che snatura i concetti espressi precedentemente, fissiamo lo sguardo su una delle stelle che formano la costellazione di riferimento per il mondo Agroalimentare : la Fidaf.

Nell’Agroalimentare, formato da più di 8.000 aziende con oltre 100 md di fatturato e quasi il 15% della forza occupazionale la Fidaf, in quanto facente parte del terzo settore, si posiziona come cerniera qualificatrice per Innovazione e Tecnologia impegnandosi a far crescere nel modo più sano e corretto l’Agroalimentare specificatamente e la Società in termini più generali.

Quattro sono i Cluster, di riferimento e strettamente interconnessi, su cui Fidaf ha chiara la rotta: ALIMENTI – SALUTE – AMBIENTE – ENERGIA apportando in ogni ambito la sua presenza qualificatrice. In particolare:

RICERCA : partendo dal Patrimonio della Conoscenza e dalle Idee scaturiscono, dai Centri di Ricerca, risultati che devono essere trasmessi ai Decision Maker negli ambiti Istituzionali, Imprenditoriali e Sociali impegnandosi, in parallelo, ad una lotta ai Falsi, sia come notizie che di prodotti contraffatti.

INNOVAZIONE : le start-up o il miglioramento di altre esperienze sono alla base di un nuovo modello in cui si propone un nuovo sguardo che possa far camminare insieme la tradizione e l’innovazione.

TECNOLOGIE : L’uomo migliaia di anni fa passando da raccoglitore-cacciatore a pastore-agricoltore e ancor più con la rivoluzione industriale, ha scelto di superare i precedenti limiti nella disponibilità di risorse (per esempio della risorsa alimentare-carne fornita dalla caccia, quando è passato alla pastorizia) ed, in questo senso, ha scelto di governare il mondo e non può smettere: deve continuare a farlo, ma con maggiore consapevolezza e responsabilità in considerazione della pervasività e la potenza delle tecnologie oggi disponibili che, oltre a costituire un supporto alle aziende, devono trovare anche nuove mentalità che le vedano come un aiuto ad un sano sviluppo.

FORMAZIONE : l’ambito Accademico  unitamente alla Comunicazione e ed a una parte di Learnig Directly sono un cuore pulsante dal quale si irrora il sistema partendo proprio dalle giovani generazioni e seguendo le Aziende nel loro percorso di crescita.

PRODUZIONE : cercare di aumentare la produzione di cibo, ottenendo la giusta remunerazione e qualificandone la sostenibilità, sono azioni che si accompagnano ad un approccio sistemico per avere un settore Consumer più consapevole, ed a cui l’Azienda da attenzione per determinare le sue politiche di sviluppo, anche attraverso il Miglioramento genetico l’Agricoltura di precisione e l’Idroponica, aprendosi nella giusta misura ai nuovi mercati.

TRASFORMAZIONE : è qui che insieme alla produzione si determina in gran parte il Valore dell’Italianità, ed in cui c’è bisogno di coniugare Processi, Imballaggi, Estetica e Gusto e dove, dalla Nutraceutica al Food Design, il mondo chiede prodotto italiano di qualità, sicuro e congruo economicamente, in linea con i bisogni di oggi che vanno dall’esigenza dietetica alla necessità di conservazione.

DISTRIBUZIONE : oltre ai criteri logistici generali che portano a privilegiare filiere più corte, affrontare il miglioramento del Packaging e la riduzione degli sprechi alimentari, dal campo alla tavola e che costituiscono circa un terzo della produzione, attraverso, ad esempio, la gestione delle scadenze alimentari in termini di prezzi, per arrivare poi ad una tracciabilità qualificata, ed a uno sviluppo dell’on-line anche come elemento calmieratore.

Sono, gli ambiti esposti, parte di quelli sui quali la Fidaf costituisce certamente un riferimento e che non sono disgiunti da alcune grandi tematiche che fanno sentire Fidaf coinvolta, ed impegnata, per quello che può essere la sua contribuzione di conoscenze e capacità : Il dissesto idrogeologico – i cambiamenti climatici anche per l’adattamento delle Varietà – Il recupero delle aree abusive o solo compromesse da un uso malsano del Suolo – Il completamento delle opere incompiute e l’attenzione collaborativa alle nuove Governance.

La didattica delle radici

Il Presidio delle Risorse Naturali e del Territorio si effettua anche tutelando il Paesaggio, ed offrendo Cultura Tipica ed occasioni di Benessere e Tutela della Salute, con un’Ospitalità Rurale e Prodotti Locali anche di Artigianato, costituendo così un modello di sviluppo del Settore Agroalimentare che risponde alle esigenze Culturali, Economiche e Sociali, ed in cui Fidaf può, aiutando la crescita, trovare una propria sostenibilità.

Per ricercare la propria sostenibilità, principalmente economica, si può organizzare uno scambio Valoriale principalmente con gli attori del Sistema che fanno prioritariamente investimenti ed hanno necessità di partecipare a Reti informative, per restare aggiornati, a dotarsi delle nuove tecnologie, per non essere esclusi, ed a capitalizzarsi, per poter rispondere sostenibilmente alle esigenze dei Mercati e dei Consumatori : le Aziende sono oggi dei primi attori.

Al fine meramente strumentale per Fidaf, di avere uno strumento adatto che possa interfacciarsi, con trattative e accordi Commerciali, con il mondo imprenditoriale e sviluppare con esso, attraverso ad esempio co-marketing o found-raising mirato ad eventi, iniziative che possano, da una parte, lasciare a Fidaf il suo ruolo di rappresentatività del mondo Accademico-Scientifico, mantenendo Il suo ruolo di Federazione che dal 1944 prevalentemente Ispira il settore e, dall’altra parte, acquisire più carattere di Guida al fine di Valorizzare prevalentemente il proprio operato.

Per questa nuova realtà, pensata come emanazione di Fidaf stessa e che dalla stessa verrà nutrita, si è ipotizzato il nome di Fidaf Connect Life, in breve FCL, la quale si adopererà per stabilire contatti e strutturare accordi con Istituzioni, Aziende, ed Organizzazioni Sociali. Svilupperà inizialmente idee-guida per progetti pilota anche in forma di cooperazione che attingano principalmente dalla Storia e dalle nuove Linee di Evoluzione del mondo Agroalimentare per unire, in modo concreto e sobrio, la Cultura dei Saperi alla naturale trazione commerciale che i Mercati hanno verso i Bisogni del Sociale.

Il Paesaggio si tutela anche con un Turismo più consapevole e responsabile, con Mercati che con la Globalizzazione sono diventati più internazionali e si plasma, in alcune sue parti, anche con una presenza capillare sul territorio che, nella sua tendenza aggregativa, si riconosce nei Distretti i quali, connotandosi con peculiarità simili e custodendo le Tradizioni, possono Educare il Sociale a comprendere che il Cibo è un Valore, di cui il prezzo è una delle componenti, ed altresì promuovere l’Imprenditorialità affinché l’Ambiente sia considerato non un costo ma un Investimento, ed ove le Istituzioni possono aiutare la remunerazione al punto che l’Agroalimentare diventi conveniente per tutti, per poi, magari,divenire anche un fenomeno di Moda con vantaggi certamente ma anche altre problematiche da affrontare.

Platone sosteneva che “spesso ciò che è logico non è anche bello ma sempre ciò che è bello è anche logico, quindi, non c’è identità tra il vero ed il bello ma il vero racchiude in sé il bello.

La Bellezza del mondo Agroalimentare potrebbe essere racchiusa in un solo gesto del Coltivatore che, uguale da migliaia di anni, si replica in tutto il mondo, o nella preparazione del cibo che, diamo per scontata, ma in cui c’è tutta la Maestria che viene dalla Notte dei Tempi, notte, nella quale Fidaf ed FCL possono brillare di luce propria per dare un contributo alla Bellezza del firmamento del mondo Agroalimentare, fatto della Bellezza dei Saperi e dalla Bellezza della Relazione Umana.

2018/settembre/08

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Autore : Maurizio Moretti

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